mercoledì 30 gennaio 2008

I gelati sono buoni...ma costano milioni


Un mare di persone munite di borse di tutti i tipi, zaini, carrelli della spesa, tumultuoso, affaticato ma contento. Ci sono uomini e donne di tutte le età: giovani appena arrivati in motorino felici di aver saltato qualche lezione a scuola, signore impellicciate molto distinte ed eleganti, bussinessmen che sembrano centralini telefonici con piedi (il cellulare è diventato parte integrante del loro corpo), vecchiette che si trascinano lentamente, bambini che urlano ignorando le sgridate delle mamme, guardie giurate dallo sguardo freddo, qualche poliziotto.
Se vi chiedete cosa accomuna tutta questa gente, ebbene ecco la risposta: oggi la Fiera del Gelato di Rimini sta per chiudere. E allora? direste voi. Beh, tutto quel fiume di gelato esposto da 3 giorni nella fiera dove andrebbe a finire? Nelle borse, zaini, carrelli della spesa di tutta questa gente che si spinge davanti agli espositori per ricevere GRATIS il tanto desiderato gelato. Si direbbe che a Rimini non si è mai visto questa dolce pietanza...ma se è gratis...evviva, quando si tratta di cose gratis la gente impazzisce...
Ho visto cose che voi umani non potreste immaginare: persone pronte ad affrontare tutto per il tanto desiderato gelato, però ben muniti (sgabello che serve quando le gambe non ti danno più ascolto, carrello della spesa pieno zeppo). Per dirla breve: RIDICOLO!!!
Domanda: perché gli organizzatori della fiera non pensano agli anziani dimenticati nelle case di riposo e regala a loro questi gelati, evitando così l'isteria della folla di amanti delle cose gratis?

martedì 29 gennaio 2008

Tanto di cappello


Sono stata profondamente sorpresa dal fatto che domenica sera, una rete televisiva italiana privata di cui nome non faccio, abbia deciso di non interrompere la trasmissione del film "Schindler's List" con intervalli pubblicitari.
Una prova di profondo rispetto nei confronti di tante vittime della shoah.

martedì 22 gennaio 2008

Ma mi faccia il piacere...


Oggi una nota catena di supermercati, di cui non faccio il nome, ha avviato una promozione rivolta ai possessori della sua card : 30% di sconto su tutti i computer portatili.
Alle ore 9 della mattina davanti alle porte del negozio una folla impazzita. Si distribuiscono i numeri di accesso, la gente si mette in fila ad aspettare il proprio turno. Lascio perdere la lentezza con cui i clienti vengono serviti, i problemi con il pagamento malgrado le casse vuote.
Premesso che:
- lo scopo di una promozione è attirare clienti, incrementare le vendite, svuotare il deposito pieno (di computer quasi obsoleti)
- una persona potrebbe aver bisogno di uno o più computer (sono possessore di un'azienda di consulenza informatica)
- viviamo in un paese dove regna ancora (credo) l'economia del libero mercato
La mia domanda sorge spontanea: come si può fare un'affermazione del tipo COSA VOLETE? NOI VI FACCIAMO UN FAVORE CON QUESTA PROMOZIONE!!!!!! declamata a voce alta da uno dei commessi addetti alla vendita dei portatili.
Avrei voluto chiamare subito il direttore, per capire "chi a chi" fa un favore, ma mi dispiaceva per quei giovani, un direttore vero li avrebbe licenziati subito.
Capiranno mai che senza il pubblico che fa acquisti non riescono a sopravvivere? Che sono i compratori coloro che fanno loro un favore scegliendo una certa catena di supermercati al posto di un'altra? Che viviamo in un mercato concorrenziale? Che le pedine più importanti sono i consumatori?
Purtroppo, come i pedoni nel gioco degli scacchi, i consumatori sembrano aver sempre poca importanza e vengono volentieri sacrificati.
Consumatori di tutto il mondo, unitevi!!!

venerdì 18 gennaio 2008

Venezia (Venexia, Venice)


Alla domanda qual'è il più bel posto dell'Italia io non esito rispondere: Venezia. Però mi rendo conto che è una risposta molto soggettiva, a questa città mi legano troppi ricordi...oggettivamente parlando, credo che tutta l'Italia è mirifica. Ma Venezia...è magica e unica!
Ritorno alla mia vecchia Venexia (così la chiamano i suoi abitanti). Il mio primo incontro con la città della laguna è avvenuto d'inverno...all'inizio mi è sembrato un immenso labirinto che non avrei mai capito, ma che alla fine ho imparato ad amare...molto, profondamente...La prima gondola che ho visto m'ha trovato una lacrimuccia sul viso...sembrava molto quella che i miei genitori avevano sulla libreria nella sala, solo che non mi sembrava vero che potesse anche galleggiare. Mi pizzicava il naso dal freddo, avevo le guance rosse e gli occhi mi bruciavano...ma ero felice che la gondola che ho sempre visto immobile sulla libreria saltellasse allegra sulle onde del vecchio Canal Grande.
Così iniziava la mia bella avventura veneziana. Tra università, lavoro in un ufficio di progettazione europea, il collegio universitario dei gesuiti, amici...sulle stradine piene di turisti, sulle calli da pochi conosciute dove si parla il bel dialetto venexian e dove trovi ancora bambini che corrono, vecchiette chiacchierone, gatti che scappano velocemente...dentro un barocco che non è asfissiante, un moderno che non ci trova il suo posto...dove il tempo sembra a volte morto, dove la memoria è forte...
Sono felicissima di aver avuto l'occasione di viverci, con tutte le scomodità di questa città, ma col silenzio e la malinconia che ti fanno da fedeli compagni.
Tranquillo, Padre Dino, ho imparato abbastanza ad amare Venezia...

Posti da vedere: il Ghetto, Fondamenta della Misericordia, Chiesa dei Gesuiti, Oratorio dei Crociferi, Chiesa San Giovanni e Paolo, L'Arsenale, i Giardini Pubblici, Scuola dei Carmini, Collegio degli Armeni, l'Isola di San Giorgio, Palazzo Grassi, Chiesa dei Frari (difficile scegliere)
Consiglio: fermatevi a Venezia più tempo che potete, ne vale la pena. Passeggiate nei posti dove non ci sono turisti, avrete delle belle sorprese.
Pietanze: fegato alla veneziana, baccalà mantecato, sarde in saor, frittelle (solo nel periodo del Carnevale)

Ogni angolo di Venezia è una nuova scoperta!

Perché


Questo blog è nato dal profondo amore per il paese che da qualche anno è diventato il MIO paese (lasciate perdere il senso di possesso che risulta dalle mie parole).
Il suo scopo è di mettere in luce il modo in cui è vista Italia con gli occhi di una persona che non è nata qui, ma che ha legami profondi con questa terra. Alcuni post verranno inseriti in inglese per poter essere capiti anche da lettori che non parlano l'italiano.
Avviso i lettori di questo blog che a volte potrei essere molto sarcastica, spero di non offendere nessuno.
Auguratemi IN BOCCA AL LUPO e perdonate le mie mancate doppie!!!!